LUIGI GHISETTI

Nasce a Venezia il 24 febbraio 1937

Fin da subito comprende di amare l’arte pittorica

Inizia così la propria formazione artistica presso l’Istituto d’Arte dei Carmini e contemporaneamente frequentando gli studi artistici veneziani di A. Porcaro ed A. Bergamini  

Ha partecipato a varie mostre collettive ed a concorsi ove ha sempre impressionato positivamente la critica ed il pubblico, conseguendo a volte la Segnalazione di Merito, altre la Vittoria della manifestazione

Scorrendo velocemente il curriculum artistico si può constatare il continuo e costante studio negli anni dell’artista veneziano. In questi ultimi anni ha raccolto i frutti del suo lavoro artistico avendo continue segnalazioni e premiazioni

La sua creatività si è espressa inoltre nell’Arte del Vetro progettando lampade, vasi e oggetti d’arte per prestigiose aziende di Murano come Venini, Ve Art, Barovier & Toso, De Majo

Professione di Designer che ha svolto per tutta la vita

E’ deceduto a Venezia il 4 giugno 2021

 

LUIGI GHISETTI
Born in Venice on 24 February 1937
He immediately realized that he loved pictorial art
Thus he began his artistic training at the Carmini Art Institute and at the same time attending the Venetian artistic studies of A. Porcaro and A. Bergamini
He has participated in various group exhibitions and competitions where he has always positively impressed critics and the public, sometimes achieving the Report of Merit, other times the Victory of the event
By quickly scrolling through the artistic curriculum one can see the continuous and constant study of the Venetian artist over the years. In recent years he has reaped the fruits of his artistic work, receiving continuous mentions and awards
His creativity was also expressed in the Art of Glass, designing lamps, vases and art objects for prestigious Murano companies such as Venini, 

Ve Art, Barovier & Toso, De Majo
Designer profession that he has carried out all his life
He died in Venice on 4 June 2021

 

 

 

MOSTRE PERSONALI

 

1960 Venezia  Bevilacqua La Masa  Lacche e Graffiti

1963 Venezia - Bevilacqua La Masa - Decorazione Pittorica  

1977 San Vito al Tagliamento - Pitture e disegni -

 

 

MOSTRE COLLETTIVE

 

1964 Alla Gallery of Arts Watson di Pasadena U.S.A.

Dal 1980 al 2002  Fiera del Quadro San Vidal

1988 Tavolozza Marconese

1989 1990 1991  Galleria  Benvenuti

1996 Galleria Centro d’Arte G.B.Tiepolo “Dalla natura al simbolo  

               Diciassette artisti a confronto diretto”

 

 

PREMIAZIONI E CONCORSI

 

1955 Premio per l’Arte Decorativa alla Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa

1956 Partecipazione per l’Arte Decorativa alla Mostra Collettiva

1957 Partecipazione per l’Arte Decorativa alla Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa

1960 Partecipazione per l’Arte Decorativa alla Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa

1962 Partecipazione per l’Arte Decorativa alla Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa

1962 Segnalato per Concorso Cartone sezione Mosaico

1975  Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1976  Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1977  Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1979 luglio: Segnalazione Premio al 4° Concorso Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Guttuso”

1984 Targa della Giuria al XVI Incontro Artistico dell’Associazione Culturale “Le Colonete”

1987 Premiato al Premio Murano dedicato alle opere in vetro

1988 Partecipazione al 4° Premio di Pittura “Tavolozza Marconese”

1988 Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1989 Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1989 Partecipazione al Premio Nazionale di Pittura Salvatore Fiume

1989 Premiato al Premio Murano dedicato alle opere in vetro

1990 Segnalazione al Premio Nazionale di Pittura Salvatore Fiume

1990 Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1991 Segnalazione al Premio Nazionale di Pittura Salvatore Fiume

1991 Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1992 Partecipazione all’Incontro Artistico dell’Associazione Culturale “Le Colonete”

1992 Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”  

1993 Partecipazione all’Incontro Artistico dell’Associazione Culturale “Le Colonete”

1996 settembre: Segnalazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1997 settembre: Partecipazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

1998 ottobre: Primo Premio al Premio Europeo di Pittura “RENATO NARDI” per l’opera "La Cometa"  

 

 

1999 ottobre: Segnalazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA” per l’opera “Libero”

2000 settembre: Primo Premio al Premio Europeo di Pittura “RENATO NARDI” per l’opera “Il pittore innamorato”

2000 ottobre: Segnalazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

2001 ottobre: Segnalazione Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA”

2001 ottobre: Segnalazione di Merito e Targa della Giuria al Premio Europeo di Pittura “RENATO NARDI” per l’opera “Triade Figurativa".

2002 ottobre: Segnalazione di Merito Sezione Pittura al Premio Nazionale di Arti Figurative “RUGA GIUFFA"

 

 

HANNO SCRITTO DELL'ARTISTA

 

Nella rassegna “Dalla natura al simbolo – Diciassette artisti a confronto diretto" tenutasi nel 1996 presso la Galleria Centro d’Arte G.B.Tiepolo in Piazzale Cavedalis 2 a Udine hanno scritto così riguardo le opere dell’Artista Veneziano Luigi Ghisetti

Paolo Rizzi nel depliant illustrativo della rassegna 
Un’aria neo-quattrocentesca, di armonie ben calibrate, circola nei dipinti dell’artista veneziano. Sia nelle figure e nature morte che si stagliano nel paesaggio, sia nella laguna dosata all’essenzialità, spicca una limpidezza che non è soltanto fisica ma anche spirituale, ben modulata nel segno e nel colore


Gabriella Niero nell’Avvenire del 29 novembre 1996 
Un abile interprete veneziano che sa coniugare conoscenza tecnica e cultura. 

Un’aura surreale pervade ogni singola raffigurazione rafforzando l’impianto narrativo che sembra lontano nel tempo e nello spazio. 

L’atmosfera sfocata, il disegno netto e limpidissimo, gli spunti fantasiosi rappresentano dei validi elementi per coniugare realtà e sogno, razionalità ed istinto, ma soprattutto diventano mezzo di conoscenza e di meditazione sul mondo


Gabriella Niero nell’ Archivio delle Arti del dicembre 1996 
Tra morbide sfumature tonali sostenute da un disegno rigoroso e ben calibrato si muovono i personaggi di questo finissimo artista veneziano. 

L’atmosfera sognante, pacata e solenne, le espressioni austere delle figure, i dettagli surreali, accrescono la curiosità e il desiderio di interpretare il racconto e le situazioni magiche che stanno oltre la realtà visibile. 

Alla fine emerge il felice connubio tra evocazione lirica e racconto fiabesco


Natale Zaccuri ne “Lo stiloforo” del febbraio 1996 
Figurativismo garbato e dosato il Suo, che nella essenzialità e nei cromatismi finisce con l’approdare in una spiritualità dosata e limpida


Orfango Campigli in Gente Veneta del 23 novembre 1996 
Nell’ambito di una esaltante pittura di impianto neo quattrocentesco, l’artista veneziano ci mostra incantevoli immagini di figure, nature morte e paesaggi come canti poetici. Dalla limpidezza della luce colore filtra il sentimento emotivo e spirituale dell’animo


Orfango Campigli ne Il Secolo d’Italia del 17 novembre 1996 
Luigi Ghisetti, un pittore veneziano che esprime armonie ben calibrate entro una figurazione neo quattrocentesca. Modulazione, segno e colore cantano poeticamente suggestività e fascino di splendide vedute lagunari


Al. Dig in La discussione del Veneto del 12 novembre 1996 
Figure e nature morte di Luigi Ghisetti raggiungono un armonioso equilibrio di luci e colori ed evidenziano la raggiunta essenzialità formale

 
Tiziano Angelo Cautero ne Il Piccolo del 13 novembre 1996 
Luigi Ghisetti: dalle limpide composizioni formali e dalle cromie piene d’atmosfera


Roberta Avallone nel Messaggero Veneto del 12 novembre 1996 
Una nitida luce si stempera nelle tele di Luigi Ghisetti dove i richiami alla chiarezza di un mondo metafisico sono sintomo di una profonda ricerca interiore

 
Giulio Gasparotti nel Corriere Veneto del 6 dicembre 1996 
Luigi Ghisetti (figure e nature morte nel paesaggio, lagune) modella le sue immagini nel segno e nei colori, avvolgendole di luci e di atmosfere. I colori diventano tutt’uno con l’ambiente, come pure le figure e lo spazio. Gli equilibri sono dati dalla nitidezza plastico prospettica


Gianni Dazzi ne Il Gazzettino Illustrato di novembre 1996 
Luigi Ghisetti: Atmosfera metafisica nelle nature morte; sembra che il tempo si sia fermato in una aura di silente mistero. Tecn
ica raffinata anche nei paesaggi. Si nota il tocco del Maestro

 

 

 

CRITICA D'ARTE 

DOTT. PAOLO RIZZI

 

Ognuno cova dentro di sé i segreti amori, le aspirazioni più interne dell’animo. 
Luigi Ghisetti, veneziano, guarda ad una stagione aurorale della pittura: i Primitivi Toscani. 
Giotto soprattutto; con quella sua sintesi soda e ferma; quindi di Masaccio; e poi, su su, fino a Piero della Francesca, nitore di forme e cristallina scansione degli spazi. E’ un approdo categoriale che nella storia dell’arte si ripete a cicli come quando, all’inizio degli anni Venti, Giotto fu “riscoperto” da Carrà e Morandi e ne venne una delle stagioni più feconde per la pittura italiana. 
Quella modalità è valida tuttora, proprio perché travalica le circostanze temporali e si fa dimensione dello spirito. Ghisetti ne è consapevole e lavora con la coscienza di un fare oltre le mode, oltre le “correnti”, oltre il gusto stesso. Ha ripreso, dopo ventenni, la sua attività iniziata nella fucina dell’Istituto d’Arte ai Carmini; naturalmente si è maturato, si è raffinato anche dal punto di vista tecnico. Ora la sua pittura ha un voluto tono antico: semplicità lineare dell’impianto, finezza di stesure fumate, equilibrio volumetrico, una luce che viene dall’interno, dalle forme stesse. La matrice evidente resta quella Giotto-Carrà; ma s’aggiunge il timbro peculiare di una malinconia smorzata, che attutisce la severità dell’impianto, quasi l’addolcisce, certo l’adombra di suggestioni lontane. Quel rifare all’indietro il cammino della storia per ritrovarne una pregnanza moderna, è già un superare l’arido concetto del “revival”. Il mistero dell’arcano metafisico è alle porte; e, al fondo remoto, salgono echi di una età che ribalta nella psiche i moti dell’animo. Si intravede nel ritmo stanco delle cose appassite della memoria, qualcosa che è al nocciolo: momento di universale, fermissimo incantesimo. 
La pittura può essere così; e così può piacere
Meditazione, straniamento, irreale realtà degli oggetti. 
In ciò, l’artista Luigi Ghisetti sa abilmente calibrare il suo registro pittorico

Critico d'Arte Dott.Paolo Rizzi

 

 

 

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